La nostra scuola

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sabato 9 gennaio 2010

I nostri racconti


Questo è un cane.......





Il Mostro Bianco - 1

Nebbia è uno di quei cani che percorre molti chilometri al giorno.
La notte quando noi dormiamo lui entra in azione. Con quella bocca salivosa e le sue grosse zampe è riuscito ad addentare il filo del decespugliatore, non un filetto, ma un intero rotolo,creando dei pezzetti e un sacco di nodi. Con il passare dei giorni ha combinato tantissimi guai ma io ne elenco solo alcuni.
Mio nonno aveva molti cappelli, ora ne è rimasto solo uno appeso sul tetto del garage ed è molto prezioso visto che è l’unico pezzo antico rimasto. Nebbia ha cercato di smozzicare l’impianto elettrico del carrello ma non ci è riuscito, però c’è l’ha fatta con quello della botte. Ci ha lasciati anche isolati perché si è mangiato il filo del telefono. Lui ha il potere di passare sotto la rete come una faina, e usando questo potere è riuscito a distruggere un intero campo di rapette e rucola. Per motivi di educazione non posso dire il comportamento di mio nonno ma leggendo bene il testo capirete come si sente lo sfortunato proprietario.

Il migliore amico dell'uomo!

Il Mostro Bianco - 2


Conoscete già il protagonista del racconto ( vero? ): si chiama Nebbia. L’altro giorno avevo dato un osso a testa, visto che lui non è l’unico “inquilino”di casa mia. C’è anche Pallino, suo “fratellino” con il quale si conoscono dalla nascita ( ovvio). Nebbia se lo rosicchiava tranquillo, cosa molto strana, mentre Pallino lo è andato a sotterrare vicino all’ albero di fico. Io avevo una brutta sensazione perché Nebbia aveva visto Pallino sotterrare l’osso. La mattina dopo l’albero in questione era inclinato, con la terra vicino alle radici rimossa, tale da lasciare le radici scoperte. Voi vi chiederete “il perché”. Indovinate chi è stato? Nebbia, naturalmente, come al solito. Allora io non mi sbagliavo ad avere brutti presentimenti. Ormai riesco a leggerlo anche dagli occhi. Per fortuna la sfortunata padrona del cane che è mia nonna, è riuscita a ricoprire le radici scoperte prima che lo sfortunato padrone dell’albero , che è mio nonno, lo potesse vedere ed arrabbiarsi. Inoltre, la nonna era andata a raccogliere le ghiande per il maiale, e durante la notte Nebbia le ha rovesciate tutte. Comunque nonno ha dovuto prendere decisioni delicate: sia con Nebbia, che con tutti i suoi “gingilli” : il “piccolo” mostriciattolo è finito in punizione, però per poco tempo. Purtroppo nonno non può più mettere le sue cose dove gli pare e dovrà essere sempre ordinato. Nebbia e nonno non vanno molto d’accordo e si tengono in continuazione “sotto mira” e la vittoria va sempre a Nebbia.

Gabriele De Santis classe V 



Mio cugino Giorgio.


Quando vado a casa di zia a trovare mio cugino Giorgio …
Appena entro trovo il caos totale: giochi buttati per tutta casa, libri stracciati e mio cugino che zompetta e urla: Taty, Taty. Mi chiama così perché ancora non ha imparato il mio nome. Mi trascina in cameretta sua e trovo: ovviamente i giocattoli ( non mancano mai ), il parquet rigato perché ci trascina il cavalluccio a dondolo. Lui sale subito sulla ruspetta che gli hanno regalato e gira per tutta la sala sbattendo al muro e all' armadio. Scende dalla ruspetta e comincia a prendere i giochi e li butta per terra dicendo:- Bum,Bum! Li ammucchia all'angoletto e ci sale sopra. Prende un giocattolo e lo struscia sul muro facendo rumore e rigando l’intonaco. Dopo scende prende una pianola giocattolo e la butta contro il muro sfasciandola. Quando mangia, apriti cielo! Riesce a sporcare i vestiti in due secondi. Un giorno a cena c'erano i supplì. Lui ne ha preso uno l'ha spiattellato e lo ha rovesciato dentro il bicchiere di vetro, ha preso il bicchiere perché lo voleva dare alla mamma, il bicchiere è cascato e ecco fatto il pasticcio. Povera zia non oso immaginare me riesce a farlo dormire la notte!
Io non vedo l’ora che cresca.
Martina Boccito classe V

2 commenti:

severina ha detto...

Complimenti per questo blog....... !!!! E.....finalmente sono riuscita anch'io a loggarmi....! Ciao.

Anonimo ha detto...

Questi testi sono davvero bellissimi...gli autori hanno fatto un bellissimo lavoro!!!
Giovanna Drago e Francesca Pica