La nostra scuola

La nostra scuola
Noi siamo qui

venerdì 31 dicembre 2010

venerdì 24 dicembre 2010

martedì 21 dicembre 2010

giovedì 16 dicembre 2010

Recita di Natale

Martedì 21 Dicembre 2010
alle ore 10,30

 Recita natalizia 

Buon Natale in 100 lingue

"La storia narra di un viaggio che ricalca quello dei Re Magi e che ha come protagonisti tre bambini: Ivan, di origine russa, Wang, cinese, e Bambù, africano. I tre si incontrano per caso, perché distratti da una stella cometa, e insieme decidono di seguire l’astro luminoso. Durante il loro viaggio conoscono altri personaggi, ricevendo da loro tre strani regali. Gli amici proseguiranno il cammino fino ad arrivare alla grotta di Gesù, a cui decideranno di lasciare i tre doni ricevuti, e per lui canteranno insieme a tanti altri bambini di diversi Paesi".







venerdì 10 dicembre 2010

Il Presepe


Rivivere la magia del Natale con il Presepe
Cliccare sull'immagine per ingrandire 









mercoledì 17 novembre 2010

I nostri laboratori


Che ne dite della nostra scuola?

L'umorismo secondo gli alunni della classe V

Marco è uno sbruffone
Eravamo andati al bowling per festeggiare il compleanno di Damiano Lisi, all'inizio andammo alle macchinette, poi iniziammo il bowling, meglio sorvolare su questa parte perché è piuttosto imbarazzante; comunque dopo andammo al biliardo e ci accorgemmo che Marco faceva troppo lo sbruffone. Entrammo dove c'era il biliardo, era un posto molto fatiscente con puzza di sigarette ovunque. Era una sfida tra Marco Campoli e Damiano Lisi, toccò a Marco, mancò la palla e colpì la lampadina, tutti trattenemmo le risate, Marco ritentò, ma staccò un pezzo di tappetino. Tutti risero, anch'io compreso, anche l'altra gente che c'era. Marco fece una figura di *****.
Marco Salvatori


Il Negozio di borse
Pochi giorni fa sono andata in un negozio di borse con mia madre, mia zia e mia cugina.
Mentre mia zia e mia madre stavano vedendo dei vestiti, io e mia cugina siamo andate in un negozio di borse.
Chiara (mia cugina) era attratta da una borsa e l'ha toccata, ma non si era resa conto di un cartello in cui c'era scritto '' NON TOCCARE LE BORSE ESPOSTE.''
Mia cugina era imbarazzata e la commessa ci ha scoperto, ci stava rincorrendo e siamo scappate, ma il fidanzato della ragazza ci ha prese e buttate fuori!!!
Arianna Brunetti

Rischio d'impiccagione
Quando ero in 3° elementare, un giorno, la maestra Marisa stava spiegando e ad un certo punto ha fatto una domanda sull'argomento che aveva appena spiegato.

Un compagno diede per tre o quattro volte la stessa risposta sbagliata e allora la maestra arrabbiata disse ''se me la risbagli n'atra vota t'mpicc'' La maestra riprese a spiegare e rifece la domanda, indovinate cosa rispose un altro compagno?!?! La stessa risposta sbagliata che aveva dato prima l'altro!!! Allora io dissi '' allora n' si capit ch'è ditt la maestra...t'vulissi fa' 'mpiccà propria tu?!?!

Tutti scoppiarono a ridere. La maestra stette due giorni a ridere con le lacrime agli occhi... Ah! Ah! Ah!
Aurora Cuppini

Una telefonata sbagliata
Una volta,dovevo chiamare un'amica per raccontarle un segreto, ma per sbaglio ho chiamato mia zia.
Mi sono sentita imbarazzata e ho riattaccato...
Per fortuna che non ho detto subito il segreto!!!!
Ero molto disorientata e quando ho riattaccato sono scoppiata in una risata. Ho chiamato la mia amica e le ho raccontato tutto...
Che ridere!!! Ah!Ah!Ah
Arianna Brunetti

Come si pescano i pesci.
Un giorno d'estate, siamo andati al mare e abbiamo incontrato mia cugina. Dopo un po' abbiamo deciso di pescare pesci, ma purtroppo non avevamo la canna da pesca.

Andando a fare una passeggiata, abbiamo trovato un retino un po' rotto. L'abbiamo preso e dove c'era il buco ci abbiamo fatto un nodo.

Andando dentro l'acqua c'erano molti pesci, abbiamo fatto a gara a chi ne prendeva di più. Per sbaglio, ho calpestato un pesce e l'ho preso. Capito come si pescano i pesci?!?!
Alessia

mercoledì 22 settembre 2010

Buon anno scolastico

Agli alunni, agli insegnanti , a tutto il personale scolastico, ai genitori
auguri per un anno proficuo e sereno




lunedì 21 giugno 2010

Siamo famosi

Ragazzi, andate qui
http://www.fiuggiwebtv.it/
è in basso a destra, dopo il liceo scientifico di Frosinone, cliccate sulla barra di scorrimento verticale, sempre sulla destra

sabato 19 giugno 2010

La mostra............di ceramica

Cronaca di Gabriele de Santis



Il giorno 5 e 6 giugno si è tenuta la mostra di ceramica nel centro storico di Fumone nei “grottoni comunali.”
I pezzi di ceramica sono stati fatti dai bambini delle classi quarta e quinta della scuola elementare: c’è voluto molto impegno e anche qualche dispiacere.Tutto è iniziato venerdì pomeriggio quando siamo andati su in paese per allestire la mostra, sono venute alcune mamme che ci hanno aiutato molto a trasportare le ceramiche dalla scuola ai “grottoni,” a toglierle dalle scatole e a sistemarle,cosi le maestre le hanno esposte su tavoli abbelliti da stoffa e in antiche vetrine, e questo ha dato ancora piu risalto alla bellezza dei nostri lavori. Abbiamo fatto così le otto di sera: eravamo tutti molto eccitati perché sabato si apriva la mostra al pubblico e noi dovevamo vendere tutti i pezzi. La mostra si apriva la mattina alle 10:00 e si chiudeva alle 13:00 per poi riaprire alle 15:00 e chiudersi alle 19:00.
Il sabato mattina abbiamo dato gli ultimi ritocchi e alle 10:00 abbiamo aperto al pubblico. Eravamo tutti contenti di ricevere clienti, ma soprattutto di vendere e incassare molti soldi. Tutti abbiamo preso posto vicino ad un bancone a nostra scelta con i pezzi di ceramica: all’inizio ci annoiavamo perché nessuno comprava ed io mi volevo mettere con Matteo ed Andrea perché vendevano molto e ne approfittavano facendo i fanatici e i capetti che comandavano tutto anche le posizioni. C’è voluto molto ma alla fine sono riuscito a convincerli ed a stare con loro e da quel momento mi sono divertito. Alle 13:00 siamo andati tutti a casa a mangiare e alle 15:00 tutti sopra ed abbiamo ripreso posto. Alla fine cioè alle 19:00 abbiamo contato i pezzi che non avevamo venduto ed il risultato era ottimo! Erano rimasti 5°6 da vendere ed avevamo incassato circa 700 euro. Una bella somma sapendo che ancora doveva arrivare domenica e che molti bambini dovevano pagare i propri pezzi e cosi era finito sabato.

lunedì 7 giugno 2010

Premiazione


...questo attestato di partecipazione è ben meritato! Sono stati proprio bravi, sia gli alunni di quinta che di quarta.
L'attestato è consegnato dall'insegnante vicaria : Rosa Foglietta





Galleria due







galleria di lavori










domenica 6 giugno 2010

Quest'anno, la mostra di ceramica ha avuto una cornice ideale, i locali dei "grottoni" nel palazzo comunale un bell'edificio medioevale!
Vedere per credere






















 

mercoledì 24 marzo 2010

Noi e la Costituzione Italiana classe V

Lo stato approva molte leggi, ma se non vengono rispettate sono solo opinioni.
( SEBASTIN ASMARANDEI)



Tutti i cittadini del mondo devono rispettare le leggi, non solo alcuni

(CHIARA SCARZELLETTA)



Secondo me tutti i cittadini devono essere più civili, perché tanti non rispettano le leggi.

(ELIA MORICONI)



Secondo me la costituzione è un insieme di regole che anche le più alte cariche della politica e le più basse della popolazione devono rispettare se no non avrebbe senso.

(GIOVANNA DRAGO)



Gli articoli secondo me sono corretti. Ma devono essere rispettati.

(MATTIA CECCHETTI)



Per me le leggi sono giuste, ma i cittadini le dovrebbero rispettare e lo stato dovrebbe anche controllare se i cittadini le rispettano.

(MATTEO MORICONI)



Tutte le leggi della costituzione si devono rispettare .

(ANDREA CECCHETTI)



Le leggi sono tutte giuste però si devono rispettare.

(FRANCESCA PICA)



Quando c’è una legge, deve valere per tutti e chi non la rispetta deve essere punito e la punizione che gli viene data la deve scontare.

(LUCREZIA SCARZELLETTA)



La repubblica è una bella cosa se tutti la rispettassero, a partire da chi la compone.

(SEFORA CAFOLLA)



Le leggi sono giuste, però se le scrivono, e non le rispettano, non serve a niente, e tutti dopo dovrebbero rispettarla.

(DEBORA MAGLIOCCHETTI)



La costituzione è stata creata per migliorare la nostra vita, ma se non viene rispettata, è come se fosse stata creata per bellezza.

(GABRIELE DE SANTIS)

mercoledì 10 febbraio 2010

Carnevale vecchio e pazzo....classe V








Il vestito


Tu sei Arlecchino

io sono,

il tuo vestitino,

la tua mammina,

tutta la notte,

con le toppe portate,

a scuola, da i compagni tuoi,

per farti, giocar con gli amici che hai

DE CAROLIS NICHOLAS

Coriandoli

Arriva l’alba,


infilati il vestito,


è arrivato, è arrivato,


il carnevale,


esci in strada a buttar,


coriandoli e a giocar.


In un lampo è finita


La giornata,


vai a dormir.


Domani in mattinata un bel mucchio di coriandoli


In strada troverai

                                                        DE CAROLIS NICHOLAS



Il carnevale

Anche quest’anno

è arrivato il pazzo

carnevale.

La gioia dei bambini

Con i vestitini

e i coriandoli

per le vie

che gioia per i bambini.

                                                                               ELIA MORICONI



Poesia di carnevale

Carnevale sta per arrivare


e per noi bambini è un giorno speciale,


ci si maschera ci si trucca


si indossa anche una parrucca.


Ci divertiamo tutti insieme


Scherziamo.

                                                  CECCHETTI MATTIA


Anche quest’anno è carnevale

Con Arlecchino

il birichino.

Con Colombina

dolce bambina.

Con pantalone

che birbantone!

È Carnevale

e ogni scherzo

no…non fa male!

Come astri

nel cosmo stellato

così i coriandoli

in aria ho buttato.

Anche quest’anno

Metto un vestitino

non è una fata

ne un pulcino

ma è di sicuro il più bel completino.

                                                                                            GIOVANNA DRAGO







Il carnevale

Il carnevale è come un pagliaccio,


quel giorno c’è un pasticcio


bambini e bambine


con tutte le mascherine


il carnevale è bellissimo per tutti.

                                                 CHIARA SCARSELLETTA



Festa

Vien pian piano,



e non



si fa sentire.



Poi delle urla,



cosa succede? È il



carnevale.

                                                                                    DEBORA MAGLIOCCHETTI

lunedì 25 gennaio 2010

Poetando ...classe V

Favoletta

Io sono il gatto, e tu sei la topina;

corri come una gallina;

tanto ti raggiungo;

e ti pungo con i miei denti.

Manco poco,

e sentirò

il tuo dolce gusto

dentro la mia bocca.

Ecco che arrivo…Presa !!!
                              Sefora Cafolla


Poesia…

Io sono le stelle

e tu la luna,

insieme giochiamo

sempre.

E non dormiamo mai.
                                     Debora Magliocchetti


Poesia

Tu sei la pianta e io sono la terra;

io ti faccio piantare e ricoprire di terra;

io ti faccio anche innaffiare

le tue radici, almeno puoi cacciare

qualche ramo, foglie e anche qualche fiore,

tipo se sei una pianta di limoni potrei fare un limone.

Io ti voglio solo dire una cosa,

tu devi sapere che non puoi vivere in una camera

da letto perché catturi ossigeno alle persone.
                                                                    Lucrezia Scarselletta

Poesia

Tu sei la stella,

io sono il sole.

Di sera tu nel cielo brilli

Io di giorno scaldo la terra.

Io di notte non ci sono mai

Tu ci sei quasi sempre.

A noi due ci piace splendere

Ma le signore nuvole ci coprono di grigio.
                                                             Francesca Pica



Il lume

Io sono il buio profondo,

e tu il lume.

La luce che ha fatto,

la luce al soffitto,

in quel buio fitto fitto.
                              Miriana La Bella

Cielo

Io sono il cielo e

Tu sei il sole

Insieme giochiamo sempre

E non ci fermiamo mai.
                                Chiara Scarselletta


Il vento

Io sono il buio, tu sei il vento,

ti porto nel deserto,

e quando scende la notte,

ti porto a dormire sotto un lago,

di coperte splendenti,

per dormire felice per sempre.
                                             Sebastian Asmarandei


Il sole e la pioggia

Tu sei la pioggia che piangi e

con le tue lacrime

bagni ogni cosa

Io sono il sole che

con i miei raggi

caldi asciugo tutto.
                          Mattia Cecchetti



La luce

Tu sei il buio e io sono la luce,

Risveglio il tuo cuore privo d’amore,

risveglio il tuo corpo

che ha perso le forze per amare.

Illuminerò la notte che prima faceva paura,

la renderò così bella

che tutti scorderanno cos’è la paura

e tutti i cuori torneranno

ad amare.
                       De Santis Gabriele


La grandine

Io sono la grandine

e tu il fiore.

Ti spoglierò i tuoi

petali in terra

getterò e con il

vento in aria ti

porterò.
                       Elia Moriconi


Pioggia

Tu sei l’uomo,

io sono la

pioggia ti bagno

finché non

sono stanco.

Vai a dormire

mentre disseto

il prato.

Riposa finchè

io non sono

stanco.
           Matteo Moriconi



Il gatto e il cane

Tu sei il gatto e io il cane,

ti porto nel mio prato

e ti faccio giocare.

E’ ora di mangiare

corriamo per pranzare

ci abbuffiamo e dormiamo.
                                         Andrea Cecchetti


Calciatore

Saltella pronto

sul campo scattante

dei goal non tiene il

Conto.

Guizza vagante in aria di rigore

rapido scatta

verso la vetta

calcia grintoso

esulta il tifoso.
                          Giovanna Drago



Sogno

Tu sei il pesce io sono il mare

ti trascino dove io voglio,

facendoti tra le onde volare

non ti faccio mai fermare.


Di notte io essendo più calmo

ti faccio sognare.
                          Giovanna Drago


Favoletta

Tu sei il fiore, io sono l’apetta

vengo da te per mangiare

quel dolce nettare sempre mi aspetta

vengo quando mi pare

tante volte si incontrano così

l’ape e il fiore.

Invece io e te ci incontriamo qui

e nasce l’amore.
                                   Giovanna Drago



L’abbandono

Io sono il cane,

tu sei il padrone,

mi prendi e mi carichi in macchina,

mi porti lontano, mi lasci li,

io ti abbaio, ti voglio dire “perché,

perché lo fai, torna indietro!”

Ma tu sei già scappato con la tua macchina,

io resto li poi me ne vado in cerca

di un altro padrone, più gentile di te.
                                                     Nicholas De Carolis

sabato 9 gennaio 2010

I nostri racconti


Questo è un cane.......





Il Mostro Bianco - 1

Nebbia è uno di quei cani che percorre molti chilometri al giorno.
La notte quando noi dormiamo lui entra in azione. Con quella bocca salivosa e le sue grosse zampe è riuscito ad addentare il filo del decespugliatore, non un filetto, ma un intero rotolo,creando dei pezzetti e un sacco di nodi. Con il passare dei giorni ha combinato tantissimi guai ma io ne elenco solo alcuni.
Mio nonno aveva molti cappelli, ora ne è rimasto solo uno appeso sul tetto del garage ed è molto prezioso visto che è l’unico pezzo antico rimasto. Nebbia ha cercato di smozzicare l’impianto elettrico del carrello ma non ci è riuscito, però c’è l’ha fatta con quello della botte. Ci ha lasciati anche isolati perché si è mangiato il filo del telefono. Lui ha il potere di passare sotto la rete come una faina, e usando questo potere è riuscito a distruggere un intero campo di rapette e rucola. Per motivi di educazione non posso dire il comportamento di mio nonno ma leggendo bene il testo capirete come si sente lo sfortunato proprietario.

Il migliore amico dell'uomo!

Il Mostro Bianco - 2


Conoscete già il protagonista del racconto ( vero? ): si chiama Nebbia. L’altro giorno avevo dato un osso a testa, visto che lui non è l’unico “inquilino”di casa mia. C’è anche Pallino, suo “fratellino” con il quale si conoscono dalla nascita ( ovvio). Nebbia se lo rosicchiava tranquillo, cosa molto strana, mentre Pallino lo è andato a sotterrare vicino all’ albero di fico. Io avevo una brutta sensazione perché Nebbia aveva visto Pallino sotterrare l’osso. La mattina dopo l’albero in questione era inclinato, con la terra vicino alle radici rimossa, tale da lasciare le radici scoperte. Voi vi chiederete “il perché”. Indovinate chi è stato? Nebbia, naturalmente, come al solito. Allora io non mi sbagliavo ad avere brutti presentimenti. Ormai riesco a leggerlo anche dagli occhi. Per fortuna la sfortunata padrona del cane che è mia nonna, è riuscita a ricoprire le radici scoperte prima che lo sfortunato padrone dell’albero , che è mio nonno, lo potesse vedere ed arrabbiarsi. Inoltre, la nonna era andata a raccogliere le ghiande per il maiale, e durante la notte Nebbia le ha rovesciate tutte. Comunque nonno ha dovuto prendere decisioni delicate: sia con Nebbia, che con tutti i suoi “gingilli” : il “piccolo” mostriciattolo è finito in punizione, però per poco tempo. Purtroppo nonno non può più mettere le sue cose dove gli pare e dovrà essere sempre ordinato. Nebbia e nonno non vanno molto d’accordo e si tengono in continuazione “sotto mira” e la vittoria va sempre a Nebbia.

Gabriele De Santis classe V 



Mio cugino Giorgio.


Quando vado a casa di zia a trovare mio cugino Giorgio …
Appena entro trovo il caos totale: giochi buttati per tutta casa, libri stracciati e mio cugino che zompetta e urla: Taty, Taty. Mi chiama così perché ancora non ha imparato il mio nome. Mi trascina in cameretta sua e trovo: ovviamente i giocattoli ( non mancano mai ), il parquet rigato perché ci trascina il cavalluccio a dondolo. Lui sale subito sulla ruspetta che gli hanno regalato e gira per tutta la sala sbattendo al muro e all' armadio. Scende dalla ruspetta e comincia a prendere i giochi e li butta per terra dicendo:- Bum,Bum! Li ammucchia all'angoletto e ci sale sopra. Prende un giocattolo e lo struscia sul muro facendo rumore e rigando l’intonaco. Dopo scende prende una pianola giocattolo e la butta contro il muro sfasciandola. Quando mangia, apriti cielo! Riesce a sporcare i vestiti in due secondi. Un giorno a cena c'erano i supplì. Lui ne ha preso uno l'ha spiattellato e lo ha rovesciato dentro il bicchiere di vetro, ha preso il bicchiere perché lo voleva dare alla mamma, il bicchiere è cascato e ecco fatto il pasticcio. Povera zia non oso immaginare me riesce a farlo dormire la notte!
Io non vedo l’ora che cresca.
Martina Boccito classe V

lunedì 4 gennaio 2010